Lettera di Giugno 2024

LA CELEBRAZIONE DELLA FINE DI UN’ALTRA TAPPA

Cari amici. Gli eventi più importanti della nostra vita devono essere celebrati, rendendo visibile ciò che portiamo dentro, ciò che sentiamo e che vogliamo condividere affinché questo sentimento non rimanga solo in noi. Questo senso innato di celebrazione dell’essere umano ci tira fuori dalla routine quotidiana e ci fa pensare a tutto ciò che ha veramente importanza nella nostra vita, riservando una data speciale per evidenziarli con una forma e un senso diverso che li rende veramente speciali.

Con questo spirito, siamo abituati a celebrare i successi e i momenti importanti, personali, delle persone che amiamo, quelli comunitari e anche in un senso più profondo, riconoscendo e facendo memoria di qualcosa che ha segnato e continua a segnare le nostre vite. In questo “celebrare”, anche gli episodi tristi hanno uno spazio di gratitudine e di memoria.

Tutto quanto sopra, dalla prospettiva cristiana, ha una connotazione di trascendenza che ci offre la nostra fede, che ci dà la certezza che, in ogni giorno della nostra vita e in ogni celebrazione, Gesù fonte di vita eterna, è presente infondendoci forza e colmandoci di gioia, ammirazione e gratitudine per i doni ricevuti, il primo, quello del miracolo della vita stessa.

Tra pochi giorni, a partire dal 15 luglio prossimo, vivremo una settimana di celebrazione in cui convergono molti di questi motivi di ringraziamento.

Realizzeremo il XIII incontro internazionale del nostro movimento in cui celebreremo la viva attualità del dono delle EQUIPES NOTRE-DAME, del dono dell’eredità spirituale che ci ha lasciato il nostro fondatore Padre Henri Caffarel, il cui pensiero profetico e senza tempo è vivo tra noi al compiersi di 85 anni dalla prima riunione di equipe, dell’universalità raggiunta da questo progetto di vita palpabile nelle circa 8.000 persone che ci riuniremo e che rappresentano più di 160.000 équipiers, coppie e sacerdoti consiglieri di tutto il mondo. Questa festa che si ripete ogni sei anni sarà anche una pietra miliare nel cammino in cui potremo rinnovare il nostro senso di identità, discernere il ruolo che oggi abbiamo come coppie cristiane nella nostra casa, nella famiglia, nella chiesa e nel mondo, avendo il privilegio di ascoltare cinque conferenze di relatori di primo piano, accompagnate da testimonianze incarnate di vita, preambolo delle celebrazioni eucaristiche, il lavoro di scambio di idee che si succederanno alla fine della giornata e delle diverse attività ludiche e percorsi spirituali dei pomeriggi a Torino, la città che ci accoglie.

 

Sarà anche un momento speciale di celebrazione alla fine di questo incontro, in cui si conclude per noi, come responsabili internazionali del movimento, per il nostro incondizionato amico padre Ricardo Londoño come consigliere e per tutta l’équipe responsabile internazionale che ci accompagna, il periodo di responsabilità che abbiamo svolto dall’incontro Internazionale di Fatima 2018. In quel momento passeremo il testimone della responsabilità a una nuova équipe che, con la guida dei nostri compagni e amici dell’anima, Mercedes Gómez Ferrer e Alberto Pérez Bueno, condurranno il movimento lungo il cammino che sarà annunciato da loro stessi nella cerimonia di passaggio di servizio.

 

Sono molte le emozioni che questa celebrazione suscita in noi, la prima è quella di un’immensa gratitudine verso il Signore per essere stati testimoni in prima linea della promessa che si è fatta vita in noi e che ci ha portato ad accettare 6 anni fa, dalla virtù dell’abbandono, in totale unione con Dio e in conformità alla sua volontà, questo servizio incommensurabile, nonostante le nostre fragilità. Ci riferiamo alla promessa espressa in Isaia 41,10 “Non temere, perché io sono con te; non ti scoraggiare, perché io sono il tuo Dio. Ti rafforzerò, certo ti aiuterò, sì, ti sosterrò con la destra della mia giustizia”

Oggi davanti a Dio, possiamo esprimere a voi dal più profondo del nostro essere, che questo periodo di servizio è stato per noi un continuo scorrere di un’epifania, in cui il Signore si è rivelato a noi in ogni circostanza vissuta lungo questi sei anni, anche nei momenti più bui come quello della pandemia, che ha messo alla prova la nostra fede.

Non abbiamo parole sufficienti per esprimere la nostra gratitudine verso ciascuno dei compagni dell’équipe responsabile, che nella metamorfosi che suscita il servizio condiviso dalla fede, si sono trasformati da compagni circostanziali a fratelli spirituali a cui ci lega un affetto imperituro. Grazie Padre Ricardo, o meglio semplicemente Ricardo, Paola e Giovanni, Mariola ed Elizeu, Mercedes e Alberto, Bernadette e Sylvestre, Thérèse e Antoine e Faye e Kevin, per far parte di questo cammino e della nostra vita e grazie a Hermelinda e Arturo, Dora e João e Marcia e Paulo, che in un momento ne hanno fatto parte ma che per circostanze congiunturali, non hanno potuto continuare al nostro fianco.

 

Al collegio internazionale, a tutte le coppie e sacerdoti che con benevolenza e condiscendenza hanno accolto i nostri successi e minimizzato i nostri errori, il nostro affetto incondizionato.

 

Non esiste in noi, lo diciamo di cuore, un briciolo di nostalgia, perché non abbiamo esercitato il nostro servizio aggrappati a una responsabilità ma a chi serviamo, di modo che al contrario, ciò che proviamo è un’immensa felicità di essere arrivati fin qui con la piena consapevolezza di aver dato tutto e di poter constatare che LE EQUIPES NOTRE-DAME, non sono un’opera meramente umana, ma un dono di Dio che si serve di strumenti docili per alimentarla, preservarla e proiettarla alle sfide e alle mutevoli realtà che ogni periodo di responsabilità comporta.

 

Per sempre da dove saremo e nel servizio a cui il padrone della vita ci chiamerà.

 

Clarita & Edgardo BERNAL FANDIÑO

Matrimonio Responsable 2018-2024