Ecco qui una riflessione da un CS di questa enorme SR, Don José Albuquerque, sulla recente Esortazione Apostolica di Papa Francesco “Querida Amazonia”. Chi meglio di un vescovo della regione amazzonica per aiutarci a meditare sulle parole del Papa?
CARA AMAZZONIA!
Il Sinodo Pan Amazzonico è, è stato e sarà un momento storico, un vero “Kairos” ecclesiale che ha cercato, con la partecipazione di migliaia di persone, nuove strade per la Chiesa e per un’ecologia integrale. Convocato da Papa Francesco nell’ottobre 2017, è un’espressione, in tanti modi diversi, di come si sta concretizzando il Concilio Vaticano II con l’obiettivo di assicurare e guidare la missione dei cristiani nella Chiesa e nel mondo di fronte alle loro sfide e speranze.
Cara Amazzonia! Queste sono le parole iniziali e il titolo della nuova Esortazione apostolica presentata nel febbraio di quest’anno. In 111 paragrafi raccolti in 4 capitoli, Papa Francesco discorre di ciò che chiama “Sogni”, sulla base di ciò che ha visto, sentito e provato nel cammino intrapreso per tenere il Sinodo per l’Amazzonia. È una lettera d’amore indirizzata al cuore di tutti i credenti, donne e uomini di buona volontà, che vogliono collaborare alla creazione di un mondo fraterno, giusto e solidale, specialmente per coloro che vivono in questa immensa area continentale.
All’inizio dell’Esortazione, il Papa chiarisce che non intende sviluppare tutte le questioni affrontate durante l’Assemblea sinodale (ottobre 2019), tanto meno sostituire o ripetere il Documento conclusivo (approvato a larga maggioranza dai Padri sinodali). Al contrario, legittima tutto il lavoro svolto e ne incoraggia la lettura, con attenzione e profondità, mettendo in evidenza le conclusioni in esso espresse, in quanto riflettono i richiami della realtà, stimolano la ricerca di una conversione autentica, cercano di rispondere a situazioni urgenti che minacciano i popoli dell’Amazzonia e la biodiversità.
Nei capitoli dell’Esortazione, il Pontefice formula i grandi sogni che l’Amazzonia gli ispira: “Sogno un’Amazzonia che lotti per i diritti dei più poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce sia ascoltata e la loro dignità sia promossa. Sogno un’Amazzonia che difenda la ricchezza culturale che la distingue, dove risplende in forme tanto varie la bellezza umana. Sogno un’Amazzonia che custodisca gelosamente l’irresistibile bellezza naturale che l’adorna, la vita traboccante che riempie i suoi fiumi e le sue foreste. Sogno comunità cristiane capaci di impegnarsi e di incarnarsi in Amazzonia, fino al punto di donare alla Chiesa nuovi volti con tratti amazzonici.” (QA, 7). È sorprendente che invece di presentare conclusioni teoriche o soffermarsi solo su proposte concrete di azione sull’evangelizzazione in Amazzonia, Papa Francesco preferisca condividere i suoi sogni con noi, invitandoci a camminare insieme, perché “tutto è interconnesso”.
Come egli ci invita, accogliamo e meditiamo su questa bellissima Esortazione, visualizzando l’Amazzonia e i suoi abitanti, prendendola come riferimento in modo che, insieme, possiamo riflettere sulla situazione di tutti i biomi del nostro pianeta, e in modo particolare sulla realtà nella quale noi stessi ci troviamo. Condividiamo questi sogni nelle nostre famiglie, nelle equipe di base, nelle nostre comunità parrocchiali, sui social network e nella società. Possa crescere e rafforzarsi in noi l’impegno a prendersi cura della nostra “Casa Comune”, un dono che ci ha fatto il Creatore, preservando la diversità ecologica, etnica e culturale dei popoli amazzonici.
Don José Albuquerque
Vescovo ausiliare
Consigliere Spirituale Equipe O8 – Nostra Regina degli Apostoli
Nord I – Settore C – Manaus / Amazzonia – Brasile