Lettera di Aprile 2015

Pére Jacinto Farias

Discepoli missionari ! 

Nell’ultima lettera che vi ho scritto, ho parlato dell’importanza di due punti concreti di sforzo -il dovere di sedersi e di preghiera conjugale- come mezzi fondamentali per promuovere e vivere il mistero della l’amore coniugale. Non si insisterà mai abbastanza su questi punti; si capisce, a causa della mia insistenza sul fatto che è per me un punto fondamentale della metodologia del nostro Movimento. Questi punti di concreti di sforzo sono un aiuto a vivere il nostro carisma, per  testimoniare nella Chiesa e nel mondo, il mistero del sacramento del matrimonio e l’ideale della santità nella coppia.

La chiamata alla santità, care coppie, è una parte intrinseca del mistero e della missione della Chiesa. Contiene uno dei principali contributi del Concilio Vaticano II. La Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentium, ha dedicato un intero capitolo sulla chiamata universale alla santità, la quale nonsi riferisce solo a un gruppo nella chiesa, ma a tutti i cristiani. Dal Santo Padre al più semplice dei fedeli, tutti siamo chiamati alla santità.

Questa sensibilità per quanto riguarda la chiamata universale alla santità, è anche il risultato del nostro Movimento, il cui carisma e la vocazione consisteva fin dall’inizio, a cercare modi per vivere la santità nel matrimonio. “Cerchiamo insieme” è stata la risposta di Padre Caffarel alle prime coppie che hanno parlato di lui nel 1947, quando gli hanno chiesto di aiutarli in questa missione.

Come l’orizzonte che dà senso e direzione alla nostra vita, la Santità non è un problema legato alle nostre scelte personali come sarebbe un alternativa che potremmo scegliere. Secondo la Scrittura e la tradizione della saggezza dell’umanità, solo due strade sono possibili: la via della vita e della verità, che ci conduce al Bene, il Bene supremo che è Dio; o il percorso di falsità e quindi di morte. Nella Scrittura, troviamo questa frase: pongo davanti a voi due percorsi: il percorso della vita e il percorso della morte (cfr Dt 30, 19). Seguite il sentiero della vita e vivrete, mentre l’altro, anche se sembra facile e attraente, ci allontana da noi stessi e conduce alla morte, alla distruzione dell’uomo e delle sue relazioni, come lo vediamo oggi nella crisi delle famiglie e delle società in un mondo profondamente malato.

Nel documento programmatico del suo ministero petrino: l’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium, Papa Francesco insiste sulla affermazione che tutti noi, ciascuno secondo la propria condizione, dobbiamo essere “discepoli missionari” (EG 120), vale a dire, inviato a testimoniare a chi vive nella nostra periferia, vale a dire accanto a noi, della gioia di essere discepoli del Signore, che ci ha amati e ha dato se stesso per noi, secondo le parole di St. Paul (Gal 2,20).

Spero davvero che questa lettera vi trova in buona forma. Ricevete i miei più cordiali saluti, invocando per voi le grazie più abbondanti e le benedizioni di Dio.

                                                                       Padre José Jacinto Ferreira de Farias, scj


→ Leggere : “ZONA EUROAFRICA: L’AMICIZIA E LA COMUNIONE”

José Antonio e Amaya Marcén-Echandi, Coppia di collegamento della zona Euroafrica.