Lettera di Aprile 2018

Pére Jacinto Farias

Carissime coppie,

Papa Francesco ha recentemente pubblicato una lettera apostolica in forma di “Motu proprio” rivolto ai Vescovi, in cui ricorda loro che dobbiamo “imparare a dire addio”. Il Papa ha fatto riferimento alle dimissioni cui sono invitati i Vescovi, quando raggiungono l’età di 75 anni. Dopo una vita dedicata al servizio della Chiesa nelle più alte responsabilità, i vescovi devono riposarsi e preparare, secondo la bella espressione di Benedetto XVI, l’ “ultimo viaggio”.

Dopo questi sei lunghi anni al servizio del nostro movimento come consigliere spirituale dell’ERI (Equipe Responsabile Internazionale), anch’io sono invitato ad “imparare a dire addio”! All’inizio mi sembrava quasi un’eternità; Ora, dopo sei anni, sembra che questo tempo passato così in fretta, sia ieri!

È vero che il tempo effettivo dell’ “addio” non è ancora arrivato; questo momento sarà solo alla fine del grande raduno a Fatima, il prossimo luglio. Oggi è solo per imparare a dire addio a tutti voi, carissime coppie. Vorrei ringraziarvi per la lettura attenta dei miei scritti nel corso di questi sei anni. Per me è stato molto gratificante, nei Colleges o anche in altre circostanze , sentirvi dire : “ora possiamo conoscerti personalmente, in modo diverso rispetto alle lettere“! Voi mi avete dato la forza di continuare questo servizio di animazione, per spronare e confermare i miei fratelli nella fede e nell’entusiasmo di vivere la santità del Sacramento del matrimonio, in coppia e in famiglia.

Come sapete, io non ho fatto altro che esortarvi alla fedeltà alla mistica e alla pedagogia del nostro movimento; alla fedeltà ai concreti punti di impegno, con particolare enfasi su due di essi: la preghiera coniugale e il dovere di sedersi. Associati agli altri, questi due punti concreti di impegno sono indispensabili, perché se voi non siete capaci di pregare insieme come coppia, come potete vivereil vostro matrimonio alla luce della fede? Il dovere di sedersi alla presenza di Dio e in un clima di preghiera aiuta la coppia a focalizzare la propria vita su Colui che è la ragion d’essere del cristiano che vive la sua unione coniugale nel Signore. La missione per la quale le coppie ora sono chiamate, se non nasce e parte da una testimonianza di vita nella santità come coppia e come famiglia, non può riuscire.

Se, all’inizio, il desiderio delle coppie fondatrici e di padre Caffarel era quello di cercare di vivere la santità in coppia e in famiglia, oggi questo desiderio diventa una missione: quella di proclamare, con la parola e con la testimonianza, in un mondo che non crede più , che vale la pena vivere l’ideale del matrimonio cristiano. Credo fermamente che il matrimonio cristiano, come lievito, salverà il mondo dal caos dove è oggi. Non c’è speranza per il mondo, senza il fermento, senza la presenza della famiglia cristiana.

Questo è il mio testamento, il mio più forte desiderio per tutti voi. Il Signore che vi ha uniti attraverso il vincolo del Sacramento del matrimonio vi benedica e vi protegga. Possa il cuore immacolato di Maria essere il vostro rifugio e il cammino che vi conduce a Dio. Il prossimo luglio andremo a Fatima per il grande raduno e chiederemo a Maria la sua protezione materna per il nostro movimento e per ciascuno di voi in particolare. Vi porto sempre nel mio cuore e nella mia preghiera sacerdotale!

P. José Jacinto Ferreira de Farias, scj
Consigliere Spirituale dell’ERI


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